Dropshipping ed eBay, un connubio che può essere un vero e proprio business, ma bisogna pensarci bene prima di avventurarsi a capofitto nel commercio elettronico. eBay, la prima piattaforma al mondo a lanciare le aste online, negli ultimi tempi è leggermente in calo per via dell’alta concorrenza, ma rimane pur sempre un punto di riferimento per venditori e acquirenti. Tramite la piattaforma si compra e si vende di tutto: ci sono veri e propri negozi che hanno una controparte “fisica”, ma anche cittadini privati che sfruttano l’audience del sito per disfarsi magari di un oggetto che non serve più, di un regalo non troppo gradito e quant’altro.
Prodotti nuovi o usati, su eBay c’è anche ci si è comprato l’auto nuova. Insomma, si tratta di un mercato letteralmente sterminato, che inevitabilmente si apre anche al modello del dropshipping. Per vendere in drop ship bisogna essere innanzitutto intraprendenti e inclini al commercio e poi individuare i fornitori migliori per garantire affidabilità ai clienti e prodotti di qualità. Sono sempre di più coloro i quali scelgono questo modello di vendita per avviare un business online e il motivo è presto detto: non bisogna possedere fisicamente un magazzino e la merce, ma essere abili venditori. Nel dropship, infatti, il venditore è un tramite tra chi fornisce o produce la merce e i potenziali acquirenti.
Se lo si fa tramite una piattaforma propria, ad esempio, non si devono sostenere costi di magazzino, ma solo quelli relativi alla realizzazione del negozio online. Stiamo parlando di hosting, dominio e piattaforma, ma bisogna anche far fronte agli obblighi di legge, tramite l’apertura di una partita Iva e degli altri adempimenti burocratici. In seguito, come ogni altra attività che comporta dei guadagni, bisognerà comunicare all’erario il proprio fatturato e pagare le conseguenti tasse. Insomma, come ogni attività “umana”, ci sono dei punti a favore e dei punti contro, ma di sicuro il modello di dropshipping richiede inizialmente risorse meno ingenti per avviare un eShop.
eBay, però, propone un modello di vendita in dropshipping tutto suo ed entrarvi non è molto complicato. Prima di iniziare, però, vi ricordiamo che è sempre bene preparare un piano per il proprio business, anche se si può trattare inizialmente di qualche vendita sporadica. Inoltre, bisogna lavorare in sinercia gon i fornitori scelti, perché se gli oggetti in un determinato periodo non sono a disposizione o esauriti, il rischio è quello di ritardare le consegne, ottenere feedback negativi e perdere di conseguenza i clienti.
Aprire un negozio in dropshipping su eBay
Come dicevamo, aprire un negozio in dropshipping consente di vendere prodotti che vengono poi spediti (o ricevuti nuovamente in caso di reso) direttamente dal produttore o dal grossista. Il guadagno del venditore sta dunque nella differenza tra il prezzo praticato dal fornitore e quello al dettaglio che hai deciso di proporre tu ai clienti. Gestire un negozio in drop ship con eBay è un’operazione analoga a quella effettuata tramite qualunque altra piattaforma, ma il processo è ovviamente semplificato e di molto dalla possibilità di disporre dell’esperienza di un’azienda ormai riconosciuta a livello mondiale da tanti anni.
La prima cosa da fare è aprire un account venditore su eBay: se con il dropshipping non si devono sostenere costi di gestione del magazzino, occorre comunque investire qualcosa nella piattaforma e nel caso del sito di aste numero uno al mondo i costi sono rappresentati dalle tariffe di inserzione. Per conoscerle, basta leggere l’apposita guida che eBay mette a disposizione tramite link in tutte le operazioni di creazione dell’account e delle inserzioni stesse. Una volta in possesso dell’account venditore, bisogna procacciarsi i fornitori che hanno sposato il modello di drop ship. Ovviamente, il consiglio principale è quello di selezionare dei fornitori che si trovano nello stesso Paese in cui si vende, in modo tale che le spedizioni siano più semplici e meno costose. Se le spedizioni costano meno, oltre al vantaggio per chi acquista ve n’è un altro per chi vende, che può aumentare il proprio ricarico sul costo di un determinato prodotto. Per trovare fornitori, ci si può servire ad esempio dei servizi proposti da siti come WorldWide Brands, Doba o SimpleSource, che consentono anche di avere meglio un’idea di come operano le singole aziende e tanto altro ancora. Ovviamente, bisogna diffidare da quei fornitori o produttori che non forniscono informazioni accurate perché dietro di loro potrebbero esservi degli specchietti per le allodole. Alcuni possono essere dei veri e propri truffatori, altri dei meri intermediari che possono aumentare il costo dei prodotti per avere un maggiore guadagno, abbassando notevolmente la tua possibilità di ricarico. Anche le eventuali richieste di costi aggiuntivi devono far diffidare: i fornitori seri non chiedono “il pizzo”, ma lavorano seriamente affinché il tuo negozio guadagni il più possibile, perché è solo così che può aumentare il loro fatturato.
Cosa vendere in dropshipping su eBay
La decisione più importante da prendere prima di vendere in dropship è la scelta del settore merceologico: deve essere una tipologia di prodotti in cui c’è una buona domanda e non molta offerta, altrimenti si rischia di andarsi ad innestare in un settore saturo che non porta profitti. Per scoprire lo stato di salute di una tipologia di merce, basta effettuare una Ricerca avanzata, inserire il nome del prodotto (ad esempio “maglia Juventus”), ordinare per prezzo decrescente e cliccare su Cerca.
Una volta annotati i prodotti maggiormente venduti, è possibile registrare un profilo sul sito del fornitore, chiedendo se accettano il modello di dropshipping. È importante anche fornire un indirizzo da apporre sui colli spediti, che consentirà al cliente di identificarti come venditore, anche se la spedizione è stata inviata dal dropshipper. Ovviamente, il venditore ti chiederà tutti i dati, tra cui anche il numero della partita Iva, che come dicevamo è indispensabile per comprare e vendere all’ingrosso.
Ebay: l’inserzione perfetta per il dropshipping
A questo punto, si è al passo finale: ora non resta che iniziare a mettere in vendita i prodotti creando le inserzioni tramite la piattaforma di eBay. Immagini e descrizioni possono essere prese direttamente dai siti dei fornitori, ma è importante che siano compilati tutti i campi in maniera più dettagliata possibile, fornendo anche diversi metodi di pagamento (Paypal non può mancare) in modo tale da essere professionali agli occhi dei possibili acquirenti. Occhio anche al prezzo, perché c’è una concorrenza da battere: va bene il guadagno, ma è opportuno anche lavorare in prospettiva, fidelizzare la clientela e non stangare sin da subito. Come sempre, l’equilibrio è dato da una via di mezzo rispetto a quanto praticano altri venditori del tuo settore e da quanto intendi guadagnare tu stesso.
Una volta venduto un prodotto, invece, bisogna subito fornire tutti i dati del cliente al dropshipper: è infatti il dropshipper che deve mettersi in moto per la spedizione del prodotto. A te non resta che il compito di vigilare, affinché la consegna avvenga nei tempi previsti e il prodotto sia quello da te pubblicizzato.